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Un male che affligge trasversalmente professionisti, intellettuali e
gente comune: Il "dialogo interno." Quante volte vi è capitato di notare
che il vostro interlocutore sembra più assorto nelle sue opinioni e
pensieri precostituiti che ad ascoltare ciò che state esprimendo magari
anche con forza emozionale? a tratti vi da la sensazione di "non
esserci", una presenza evanescente. In realtà, chi soffre di dialogo
interno si canta la sua canzone, magari stonata, da una vita e non è
assolutamente disposto a "cambiare musica"; come tale è inabilitato
all'ascolto ed al riconoscimento dell’altro. Il dialogo interno è fatto
di parole e ragionamenti trattenuti a livello psicosomatico nella gola e
nella testa ( il resto del corpo non c’è), con domande e risposte di
apparente buonsenso, con paragoni automatici e tanti piccoli giudizi
incamerati nell’ego da anni, il tutto avviene tra se e se come se ci si
stesse confrontando con un reale interlocutore. Un vero disastro se
pensate a professioni in cui la capacità d'ascolto risulta essenziale o a
rapporti di coppia sordi al sentirsi. In genere quelli che ragionano
molto, i rimuginativi , i circostanziati, quelli che "l'esperienza è un
rimuginare continuo" su quello che vivono quotidianamente non hanno le
corde emozionali ed energetiche per sentire ed ascoltare davvero. E' il
"sentire l'altro" che fa l'ascolto non il "parlare". Gli esseri
autentici sono "esseri emozionali" e "senzienti". Diceva Jung ,
sentimento è ciò che ha valore per noi. Emozionali non vuol dire "labili
emozionalmente" ma sentire l'altro, il suo campo d'energia, i suoi
occhi, le sue espressioni, il sentimento corporeo. Il rimuginare, il
ragionare da la sensazione di "giudiziosità" ma, ahimè, non di
autenticità : il "dialogo interno", intanto, imperterrito continua la
sua difesa coriacea di un sistema di personalità centrato sulla difesa
narcisistica di sè e sulla paura d'incontrare davvero il nuovo ed il
sublime, compreso l'amore, non l'amore comodo e rassicurante riflesso di
se stessi.
Il corpo e i luoghi dell'Anima: il blog di Pino Tartaglia Psicologo Psicoterapeuta-Avvocato-Scrittore-Blogger ha come punto di riferimento il principio unitario di Identità funzionale tra psiche e corpo di W. Reich
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