sabato 30 gennaio 2016

Puntualizzazioni sul senso della solitudine

Il corpo e i luoghi dell'anima

Un grazie di cuore per i commenti al mio post sulla solitudine e per l'entusiasmo che ho riscontrato in tutti voi: stiamo parlando di sana solitudine-stare con se stessi-volersi bene, nel senso di vivere una dimensione di buona "compagnia con se stessi" per conoscersi, essere autonomi, persone indipendenti, adulti, capaci di non appoggiarsi agli altri ma di essere con gli altri . Precisiamo che solitudine sana "NON SIGNIFICA CHE IL FINE DELLA VITA SIA QUELLO DI CHIUDERSI IN CASA E FARE I RECLUSI," spero sia ben chiaro! Il "vero confronto" nelle relazioni nasce da questa esperienza di maturità dello star bene con se stessi, di imparare ad essere persone adulte non figli infantili la cui compagna o compagno fanno da "genitore sostitutivo". Chi parla di difetti e di limarli deve capire che non esistono difetti ma persone che puoi solo accettare di amarle o no. Non c'è da limare nulla, limare fa parte di quei concetti di una superata visione emendativa dell'esistenza. Ancora, condividere le gioie della vita con altri non è possibile se non sei in grado di farlo dentro di te, ma lo puoi solo se sei equilibrato ed appagato come persona, se sei cresciuto. Se non conosci "l'essere adulto" ti nasconderai dietro agli altri ed il tuo bene non è autentico , è basato sul dovere o sull'apparire. Per amare occorre "essere amorevoli". Far star bene gli altri senza stare bene dentro di sè non è buona cosa. La persona che sa amare e che abbia autostima sviluppa in se stesso le cose che poi dona agli altri e le condivide emozionalmente. Chi non ha niente o poco da dare non è in grado di essere una persona vera ed autentica. Finale: ricordiamoci che "chi non sa ricevere non è in grado di dare", sfatiamo quindi il mito scellerato "che amare sia solo dare"! 

Nessun commento:

Posta un commento

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...