mercoledì 10 giugno 2015

Occhi come specchio dell'anima


"Avere occhi" è fondamentale per esserci nella realtà e nel proprio corpo. La funzione di focalizzazione visiva marca la differenza tra chi vive armonizzandosi alla realtà  e chi ne "è fuori". Incontrarsi negli occhi è il punto di partenza per incontrarsi con le mani, con il battito cardiaco ed incontrarsi anche sull'eros. E' fondamentale però apprendere il "come" dei nostri occhi. Uno sguardo rigido coglie pezzi parziali del mondo, uno sguardo seduttivo coglie solo chi è pronto all'ammirazione, uno sguardo eccessivamente mobile non focalizza l'istante, l'attimo della vita; un occhio ritirato dentro, vive nel passato, non può cogliere la vita che si muove nel presente, l'occhio spento è di chi è rassegnato al dolore, la pupilla dilatata porta dentro un terrore antico nella propria storia. L'occhio isterico fa la conta di quanti "mi piace" ha totalizzato, semina seduzione per sentirsi amato perchè incapace ad amare. Occhi luminosi, pupilla rimpicciolita e vivacità dello sguardo sono invece espressione di un respiro ampio e aperto della personalità in contatto vero e autentico. E' questo uno degli obiettivi del nostro lavoro nei gruppi di consapevolezza psicosomatica.Essere adulti e non proiettivi : dobbiamo entrare attraverso gli occhi nell'esperienza della disidentificazione altrimenti, rischiamo la simbiosi ( ci perdiamo nell'altro) o diventiamo aggressivi cronici per difenderci dai nostri fantasmi interni. La giusta distanza è della persona matura emozionalmente che focalizza bene lo sguardo e riconosce "altro" dalle sue proiezioni. L'amore parte da quì : riconoscere ed accettare l'altro così com'è.

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