mercoledì 8 ottobre 2014

Separazioni e arte dell'incontro

Diceva la straordinaria Benazir Bhutto : "Una nave in porto è al sicuro ma non è per questo che le navi sono state costruite."
Il gioco delle separazioni ci accompagna per tutto l'arco dell'esistenza, dalla prima grande separazione la nascita, alla morte ultima grande separazione. L'esperienza del distacco da ciò che ci è familiare verso lo sconosciuto, dalle abitudini facilitanti all'ingegno della scoperta del nuovo verso territori inesplorati caratterizzano il senso di tut
ta la nostra esistenza . Ogni volta che riusciamo a separarci da persone, luoghi, affetti e dal passato, in modo doloroso o meno, si apre la porta all'incontro della vita e dell'approdo a nuove terre. Il nostro corpo cambia miliardi di cellule al giorno ed abbiamo paradossalmente paura di cambiare un qualcosa che ci sta morendo dentro ma che vogliamo trattenere a tutti i costi. Separarsi è decidere se diventare fiume che scorre limpido o i suoi detriti depositati sul fondo. 

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