lunedì 20 ottobre 2014

Gli amori nati male fanno ammalare.

 I rapporti nati male nascono da un equivoco spesso non riconosciuto. Succede quando si passa da un rapporto ad un altro senza aver elaborato il distacco ed il lutto che inevitabilmente si attraversano nelle fasi di separazione. Si pensa di saltare il dolore della separazione e la necessaria fase successiva di solitudine riempiendo immediatamente il vuoto dentro imbarcandosi in una nuova relazione. Ogni persona da cui ci separiamo, da un rapporto intenso, rappresenta un nostro vissuto personale emozionale-affetttivo-sessuale profondo che impregna la personalità. I vissuti affettivi relazionali sono come pezzi di placenta incollati da cui occorre liberarsi per mettere il cuore in libertà e disponibilità, in grado di respirare un nuovo amore, di aprirsi e di donarsi con fiducia. Ricondurre a se stessi ed elaborare la propria esperienza emotiva affettiva diventa dunque indispensabile per operare una buona separazione e sciogliere le ambivalenze. Non si può amare davvero una persona se pezzi di noi sono rimasti incollati ad una precedente relazione. Non siamo in grado di amare una persona nuova se quella separazione non ci ha insegnato nulla di come siamo fatti noi senza dar colpe all'altro. Capita spesso di sentire persone che tentano di mettere insieme l'impossibile: la nuova storia ed il bisogno di continuare in qualche modo l'atmosfera d'intimità con l'ex partner. Ed ecco che vivendo le relazioni nell'ambiguità, nell'ambivalenza il corpo s'incarica di fare chiarezza sparando un corteo di sintomi , malesseri fisici e disagi esistenziali difficili da affrontare. Certo è facile dare la colpa allo stress, al lavoro all'ambiente ma ricordiamoci di una cosa importantissima: quando c'è amore in una coppia sintomi e disagi non compaiono e tutte le difficoltà della vita vengono brillantemente superate dalla energia che quella relazione produce. Un rapporto non chiaro, con sotterfugi, nato sull'ambiguità prima o poi porta a seri disturbi psicosomatici, alla confusione esistenziale alla mancanza d'amore ad vitam. 

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