lunedì 11 novembre 2013

Inquinamento dell'ambiente ed inquinamento psicologico: il diritto a vivere nelle nostre terre.

Occorre un cambio di mentalità essenziale per la nostra sopravvivenza, quella del pianeta e delle nostre terre. Un salto quantico di mentalità va di pari passo con un salto di qualità del risveglio della coscienza che è un gradino più elevato della semplice consapevolezza. Al culmine di questa piramide vi è la coscienza Planetaria-Cosmica e la Spiritualità. Un salto qualitativo della coscienza non è però possibile se non svegliamo il nostro corpo , la nostra sensorialità, il respiro profondo che schiarisce gli occhi, il nostro svegliarci al mondo, il senso del bello, gli odori e gli umori delle nostre terre. Se non hai respiro ampio vedi solo il cortile di casa tua: la qualità dell'aria e dell'ambiente è funzione del nostro sentire, abbiamo perso il sentire , l'ascoltare se stessi e gli altri, cerchiamo le emozioni infantili e di pancia che introiettiamo dalla TV e dai media, siamo schiavi dei telefonini, facciamo jogging su strade piene di smog e spesso sotto la nube dei roghi tossici. La mentalità dello sport fatto in casa con le bici ferme, oppure palestre con movimento muscolare senza sentimento, macchinette per essere sempre in forma e magari seduttivi ( e magari dopo aver sedotto e conquistato si diventa predatori: si divora l'altro e stiamo sempre alla ricerca del grande amore che non c'è, perchè è solo nella mente, nei modelli culturali stereotipati , incancreniti dalle delusioni e dall'insoddisfazione esistenziale). Un respiro ansioso non ha il tempo nè la possibilità di percepire la realtà che lo circonda , di essere e di vivere con esso, perchè ciò richiede rispetto verso se stessi ed il mondo, chi non rispetta se stesso non è in grado di rispettare l'ambiente. Vivere nel "tirare a campare", nell'illegalità spicciola quotidiana, nella mentalità furbesca o bullista favorita spesso anche da genitori con scarsa autostima ed incapaci, ci fa complici di chi deturpa e devasta le nostre terre. La politica che insegue l'elettorato per vincere le continue elezioni in questo paese senza preoccuparsi della gente, dei bisogni reali e dell'ambiente è l'esatto specchio della nostra società: noi siamo chi ci governa e loro sono noi. La politica ed i politici ci stanno addormentando le coscienze, ci impediscono anche di viverci la rabbia , la frustrazione e ci lascia nella sensazione paralizzante dell'impotenza a cambiare le cose. Gli operatori della psicologia-psicoterapia sanno bene che la rabbia e la paura bloccano, sotto una spessa coltre, le emozioni sane della vita. La vera rivoluzione è cambiare noi stessi, riprenderci il respiro dell'ambiente , l'amore ed i profumi delle nostre terre, riprenderci la "sana rabbia" ( non la rabbia reattiva che porta distruttività ed inconcludenza), l'aggressività naturale repressa dalla paura e dal ricatto continuo: è l'unica strada per riscoprire il nostro vero respiro, il senso della bellezza, la spiritualità "non ideologica" ma quella sana che viene dalla natura e dall'amore per tutte le creature viventi. Occorre con urgenza una nuova evoluzione della coscienza collettiva.

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