venerdì 24 agosto 2012

Assolutismo e Relativismo

Assolutismo e relativismo sono i mali infantili della nostra cultura. Difficili da superare ancora oggi! Sia l’uno che l’altro rappresentano due “comode” posizioni che ci consentono scelleratamente di evitare la responsabilità della scelta e l’accettazione dell’incertezza esistenziale. Chi si riempie si assoluto: di dogmi, di idee , di credi, di ideologie tenta di mettersi in un ambito protetto evitando accuratamente quella zona incerta, di confine, non definibile, che lo metterebbe in grado di acuire l’ingegno e la creatività sfidando schemi precostituiti ed aprendosi alle novità. Il relativismo tenta di mettere tutto sullo stesso piano, invece, col proposito scellerato di evitare la passione, la lotta, il conflitto nascondendosi dietro un paravento di superiorità culturale e di democrazia col risultato che il relativista non sta da nessuna parte e spesso non sa dove si trova! l’esemplare più pericoloso è l’intellettuale cinico. Essere se stessi, col vuoto nella mente, senza tiranni interiori che condizionano l’esistenza è la scelta più difficile perché non comoda, spesso faticosa, non compresa, che ci fa sentire accusati di non essere come gli altri o come gli altri ci vogliono e , soprattutto, perché è un percorso interiore che dura tutta la vita! Sia l’assolutismo che il relativismo colludono nel toglierci la responsabilità di conoscerci davvero, il coraggio di essere se stessi e di vivere nel presente!

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