lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013 al respiro della Terra e dell'umanità

Buon 2013 ! -Apriamo le porte alla "coscienza planetaria": essa si sta allargando dentro la profondità della sfera bioenergetica degli esseri viventi lasciando una nuova traccia nella catena genetica dell'umanità: è la nuova potente energia  che avanza nell'inconscio collettivo. Resisterle apre solo le porte alla violenza ed alle guerre: occorre solo lasciarsi attraversare da questa onda lunga d'amore e sentire dentro di noi il respiro della Terra.

giovedì 20 dicembre 2012

Sensualità e sessualità


 La sensualità senza sessualità lascia le persone nell'eccitazione perenne; la sessualità senza la sensualità porta all'inaridimento meccanico del rapporto sessuale! C'è differenza tra la personalità che mira all'eccitazione e quella che mira all'appagamento. Paradossalmente, è la sensualità con la ricerca spasmodica dell'eccitazione, che circoscrive la sessualità ai preliminari togliendo così spazio ed energia al soddisfacimento sessuale- Ancora , un soddisfacimento sessuale senza la sensualità rende fisiologicamente meccanico il rapporto impedendo l'appagamento-
La patologia del mondo occidentale va nella direzione della eccitazione continua dei sensi, anche la pubblicità mira a questo: ma è una posizione non matura! La società dei consumi punta sull'eccitazione sensoriale, sulla dipendenza! è l'idea dell'appagamento, quindi, che non sfiora minimamente la nostra cultura!

sabato 15 dicembre 2012

Buon Natale 2012

Buon Natale a tutti i lettori ed amici che mi seguono affettuosamente. Un pensiero d'amore ai miei maestri di scuola e di vita che porto con gratitudine nel cuore: Federico Navarro - Alexander Lowen - Aldo Carotenuto.

domenica 9 dicembre 2012

Il Viaggiatore



Organizzare un viaggio è incominciare a ritrovare il proprio mondo interno, la propria immaginazione, i vissuti legati alle esperienze della nostra vita che pur sempre è unica e originale, è solo nostra. In questa
storia personale ci sono i nostri primi incerti passi, le soddisfazioni per ogni piccola o grande meta raggiunta, ma anche le delusioni, le resistenze e poi le aspettative, il coraggio, la paura dell’ignoto, l’eccitazione, la scoperta, il cambiamento. Si, il cambiamento: "tutto ciò che vive deve essere pronto ai mutamenti", diceva Goethe. Allora , come per molte cose della vita, occorre separare due momenti, però solo in maniera operativa, quello della eccitazione immediata, dell’entusiasmo dell’agire subito, da quello della preparazione effettiva del viaggio. E’ come se dovessimo dimenticarci di tutte le emozioni che ci motivano e far funzionare prevalentemente la razionalità: l’emisfero sinistro del cervello; ci vuole, un po’ di quella “intelligenza emotiva”che D. Goleman ritiene importante per la crescita matura ed armonica dei ragazzi , ancora molto trascurata oggi a favore di quella cognitiva. Freud, Jung, Goethe sono stati dei viaggiatori che hanno utilizzato il viaggio come strumento di “conoscenza evolutiva” La conoscenza evolutiva racchiude in se non solo la modifica degli schemi conoscitivi abituali e degli schemi e “pregiudizi emotivi” in cui spesso siamo ingabbiati, ma anche i momenti di grande intuizione e di scoperte improvvise che ampliano la dimensione interiore, dell’Anima, nel solco di un processo personale di evoluzione. Un buon viaggio ci cambia dentro! 

sabato 8 dicembre 2012

La dialettica dell'amore nella coppia

In Amore il "tenersi stretti" per non perdersi  fa oscillare il rapporto di coppia come un pendolo, tra il bisogno dell'altro ed il bisogno di libertà (essere con se stessi). I buoni rapporti cercano la giusta distanza tra il proprio confine e quello dell'altro  (confine psicocorporeo e sociale). Più si accorciano le distanze più si litiga per ripristinare il proprio confine ( la legge dell'equilibrio energetico dei sistemi viventi e dell'attualizzazione degli opposti). Occorre coltivare il desiderio dell'altro: rispettarlo e riconoscerne l'esistenza, altrimenti l'amore evaporerà per consunzione con sentimenti di rabbia e confusione.

domenica 11 novembre 2012

Psicologia Olistica e Coscienza Planetaria


La crisi globale che ci troviamo ad affrontare oggi è una crisi di coscienza.
La sfida del III millennio consiste nell'esplorare lo spazio interiore e sviluppare la coscienza umana, per poter reggere il confronto con gli straordinari progressi che abbiamo fatto nello sviluppo tecnologico.
La sopravvivenza umana comporta perciò, la creazione di una coscienza planetaria creativa e aperta alla compassione.Ervin Laszlo esprime la tesi che promuovere e facilitare l'evoluzione di una nuova coscienza è essenziale per il nostro benessere individuale e collettivo e per il futuro di tutte le forme di vita su questo pianeta.
A questo scopo spiega come le rivelazioni provenienti da ricerche scientifiche all'avanguardia, facciano emergere una nuova visione del mondo in cui viviamo. Un mondo in cui tutte le cose e tutti gli esseri viventi sono collegati in modo organico e quindi evolvono, o deperiscono, insieme.
Come ha detto Einstein non possiamo raggiungere la prossima tappa della nostra evoluzione collettiva senza dare origine a un nuovo modo di sentire e di agire. La sfida consiste nel promuovere quindi l’evoluzione della coscienza visto che non si evolve spontaneamente con sufficiente rapidità.
L'evoluzione della coscienza, appunto, si impone come fondamento, come fulcro ispiratore della Psicologia Olistica.
Reich, negli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso, aveva individuato e sperimentato la possibilità di percepire e sviluppare il proprio centro interiore di coscienza, collegandolo anche all'esperienza di una coscienza più ampia che definì cosmica. Alcuni decenni dopo, questo piano è stato chiamato transpersonale, o anche integrale.
Prendendo le mosse dal pensiero di Wilhelm Reich, lo psicanalista allievo di Freud, possiamo dire che tutte le difese ed i condizionamenti, in una parola ogni nevrosi, si strutturano nel corpo.
Reich scoprì che ogni emozione repressa viene bloccata e trattenuta mediante la muscolatura e che l’insieme di queste tensioni struttura le difese ed il carattere delle persone.
Il modo corporeo di ogni individuo è allo stesso tempo il suo modo psichico e quindi equivale al suo “come” emotivo, affettivo, mentale e comportamentale.
Questa scoperta dell’identità funzionale tra psiche e corpo rappresenta un notevole salto quantico verso la possibilità di concepire in maniera unitaria e olistica le funzioni del l'essere umano.
E' la fine del dualismo mente corpo che ha attraversato la cultura psicologica e la conoscenza in generale.
Avendo sancito l’identità funzionale tra corpo, emozioni e carattere, Reich innovò la psicoterapia traendola fuori dall’esclusiva dimensione verbale e cognitiva includendo la dimensione emotiva, il contatto tra terapeuta e paziente, la respirazione e la percezione corporea. Le moderne scuole di terapia corporea compresa la Bioenergetica di Lowen nascono da questa innovazione straordinaria.
Reich individuò nel corpo sette livelli, come degli anelli o metameri, ognuno dei quali ha un suo linguaggio ed una sua funzionalità nello sviluppo dell’individuo. Per mezzo di questi livelli, ognuno dei quali integra l’aspetto muscolare, emozionale ed energetico, si può leggere sul corpo la storia dell’individuo ed anche dove la sua energia vitale è maggiormente bloccata.
Reich usò il termine energia orgonica per indicare l’energia vitale: la pulsazione vitale è la base di ogni funzione dell'essere umano.
L'esperienza di base corporea è l’attenzione e la consapevolezza del respiro. L'esperienza nel respiro è il tramite fondamentale con l’esperienza dell’esserci e del sentire la vita. Pensare non è sentire! il sentire è del corpo.Il sentire esiste solo nel "qui ed ora ", nel presente, perchè è questa l'unica dimensione vera dell'esistenza.Nel corpo siamo nel presente. Nel presente, purtroppo, spesso siamo assenti, non ci accorgiamo di essere altrove.
Pertanto, il movimento corporeo, l'attenzione e la respirazione diventano un potente strumento psicoterapeutico di sblocco emozionale ed energetico.
Il corpo così concepito e vissuto, attraverso gli aspetti istintuali, emozionali e di pensiero diventano un modo di essere e di esistere della coscienza.

domenica 28 ottobre 2012

Omaggio ad Alexander Lowen

Un omaggio al grande Maestro Alexander Lowen che ci ha lasciato il 28-ottobre del 2008- Le sue mani, i suoi occhi, il suo abbraccio hanno lasciato una traccia indelebile nel mio cuore.Una delle più belle emozioni della mia vita ; occhi chiari e luminosi e mani calde , solide ed accoglienti: l'incontro col Maestro. Lowen aveva una energia incredibile, una capacità d'amore immensa, che esprimeva col suo calore umano con una stretta di mano o con un abbraccio!

sabato 27 ottobre 2012

Ancora sull'amore

L'amore odia le definizioni, le definizioni sono sottoprodotti della mente! Attenzione alle regolette. L'amore odia le regolette: l'amore è tale se è imprevedibile.
L’amore sbalza gli ancoraggi della mente e lancia l'individuo nell'infinito, nella sfera dell’ingovernabile dove il controllo razionale diventa impotente e si impone la legge dell’universo: l’incontro , la sorpresa, l'inspiegabilità, il mistero , la passione, la fascinazione , l’ignoto, la meraviglia…l' esperienza! Fa nascere nell'anima sensazioni cosmiche e di appartenenza e, ancora, un sentimento profondo di gratitudine per l'altro: emozioni che esistono nel "senza tempo". Che altro vogliamo?
Se barattiamo tutta la ricchezza dell'amore per un briciolo di sicurezza o per una regolamentazione di coppia di tipo condominiale, o, tipo " mutuo soccorso"allora parliamo di altro!

lunedì 24 settembre 2012

Omaggio a FEDERICO NAVARRO


Federico Navarro-
Un Omaggio al grande Maestro: grazie Federico per l'amore che ci hai donato, grazie per l'energia con cui ci hai contagiato,grazie per gli insegnamenti di scuola e di vita che ci hai dato, grazie per la professionalità e la competenza che abbiamo acquisito formandoci con te e personalmente un "grazie profondo" per il bene che mi hai voluto e che mi porto nel cuore

sabato 15 settembre 2012

Psicosomatica dell'insonnia-


L'insonnia è un segnale forte che ci viene dal profondo: quando arriva ci sta avvisando che l'energia e le potenzialità che abbiamo non sono espresse e realizzate nella vita diurna, e che qualcosa le sta bloccando. La nostra vita quotidiana è evidentemente troppo povera di piacere, passioni e interessi, così l'energia vitale rimane compressa, in una vana attesa: è una sorta di capitale congelato! quindi, tutta l'energia non spesa di giorno, si fa poi viva di notte sotto forma dell'insonnia. È come se il corpo ci dicesse: Non ti lascio dormire finché non ti spendi fino in fondo e ti decidi a "stancarti" per davvero». 

giovedì 6 settembre 2012

La vita è inconscia


“Le relazioni sono un po' come le piante, vanno curate con attenzione, con impegno, ma soprattutto non bisogna mai perderle troppo di vista..”, è vero! e se prendessimo in considerazione anche il lato "ombra" delle relazioni? Le piante si coltivano, si innaffiano, non si perdono di vista, certo, ma c'è qualcosa, però, che corri il rischio di non vedere mai : cosa succede sotto terra, nelle radici , nel seme gettato e coperto dall'oscurità e dall'oblio, nell'humus del buio alchemico di quell'energia che smuove le trasformazioni e feconda i processi della vita che poi ai nostri occhi, il nostro “lato luce” appariranno come foglie, fioriture e colori, sensazioni ed emozioni.

mercoledì 29 agosto 2012

Senso di colpa e libertà

Il senso di colpa nasce da un giudizio ed una condanna, quindi da un tribunale interno severo che non ammette comprensione ma somministra punizioni e ammette solo espiazioni e assoluzioni sulla base del pentimento! Tutto questo la persona naturalmente se lo fa da sola ed il mondo, gli altri, non ne sanno nulla al massimo ne subiranno solo gli effetti. Ogni volta che nella vita ci si azzarda alla v
iolazione di una regola o di modelli educativi e familiari rigidi scatta il super -ego e istituisce un tribunale interno che deve ripristinare l'ordine acquisito. Succede quando si ha coraggio, quando si decide rischiando, quando si dicono dei veri "NO", quando di è creativi, quando si sta per fare un vero cambiamento. La paura di cambiare spesso si aggrappa disperatamente al senso di colpa. Il pentimento serve a mantenere il sistema giudiziario interiore; quindi l'immobilità della personalità per non sbagliare ed essere poi punito. Solo l'evoluzione e la crescita personale può far sì da avvicinare istinto e cultura, libertà e morale, regole e salute mentale. Più avviciniamo i poli del giudizio e dell'esperienza, le ragioni dell'intelletto e quelle del cuore, meno spazio ci sarà all'inutile senso di colpa.

martedì 28 agosto 2012

I blocchi psicosomatici

La paura, la rabbia e il dolore si bloccano a livello:
• Oculare: tensione dei muscoli occipitali; togliere lo sguardo (occhi di ghiaccio); bassi con carica moderata (miopia); pupilla dilatata (paura intensa); mani e piedi freddi (ritiro emozioni dalla periferia); desiderio e paura del contatto.
• Orale: sorriso meccanico; mascella rafforzata; respirazione corta; vertebre contratte.
• Cervicale:
Il collo è la sede del narcisismo; difficoltà a protendersi verso l'altro; collo e schiena contratti; suoni vocali scollegati dall'udito e dal respiro; blocco delle vertebre lombari.
• Toracico: il petto è lievemente immobile, mantiene una posizione inspiratoria.
• Diaframmatico: gola e diaframma tesi per controllare le emozioni con la propria testa; respiro bloccato.
• Pelvico e addominale: pelvis lievemente retratta, addome spastico, piedi non radicati a terra (perdita di contatto con la realtà)-non a caso nel linguaggio comune spesso si dice di mettere i piedi a terra

venerdì 24 agosto 2012

L'ottundimento dei sensi va di pari passo con l'ottundimento della coscienza!

L'ottundimento dei sensi va di pari passo con l'ottundimento della coscienza! Mattino di fine agosto, afa ed umidità di buon mattino; una lunga scia di fumo nero copre, ottunde l'atmosfera, rende l'aria pesante, irrespirabile! Un gruppo di persone corre, fa jogging non si accorge di nulla, pensano, forse, alle calorie da bruciare mentre, invece, bruciano roghi orribili di sostanze tossiche e rifiuti speciali. Ne parlo al bar , qualcuno dice "dottò ma siete esaurito" a sentite sul' vuie.. e pò che fa ca ogni tanto appicciano nu poc' e fuoc'! facimm campà pure all'ate'. Un altro signore dice sono ventanni che lo fanno se non ci pensano i politici, possiamo mai pensarci noi? Quando poi dico "ma non pensate ai vostri figli, ai familiari , alle persone care che giorno dopo giorno vengono avvelenati con gravi rischi per la salute?" Diversi avventori cominciano ad arrabbiarsi , però, di una "rabbia rassegnata" senza via d'uscita. Entri in un supermercato , temperature gelide , vero shock termico entrando dal caldo torrido, musica ad alto volume e spesso sguaiata, eppure c'è folla, nessuno ci fa caso, ci si adatta a tutto; qualcuno sta male, ma non importa! sembrano tutti presi dalla sindrome dello shopping compulsivo ! L'ottundimento dei sensi e l'ottundimento delle coscienze continua.....!

Profondità e superficie


Se vuoi conoscere le profondità devi essere un buon conoscitore delle superfici! Se sai leggere gli occhi delle persone, ad esempio, puoi scendervi e conoscerne le emozioni Se sai cogliere un delicato gesto d'amore, non quello plateale, allora sai riconoscere l'amore! Se sai leggere la stretta ed il calore della superficie delle mani allora puoi scoprire la verità o la menzogna che si cela nel profondo! Se sai cogliere la bellezza ed il profumo di un fiore rispettandolo allora conoscerai la profondità del senso della vita!

Assolutismo e Relativismo

Assolutismo e relativismo sono i mali infantili della nostra cultura. Difficili da superare ancora oggi! Sia l’uno che l’altro rappresentano due “comode” posizioni che ci consentono scelleratamente di evitare la responsabilità della scelta e l’accettazione dell’incertezza esistenziale. Chi si riempie si assoluto: di dogmi, di idee , di credi, di ideologie tenta di mettersi in un ambito protetto evitando accuratamente quella zona incerta, di confine, non definibile, che lo metterebbe in grado di acuire l’ingegno e la creatività sfidando schemi precostituiti ed aprendosi alle novità. Il relativismo tenta di mettere tutto sullo stesso piano, invece, col proposito scellerato di evitare la passione, la lotta, il conflitto nascondendosi dietro un paravento di superiorità culturale e di democrazia col risultato che il relativista non sta da nessuna parte e spesso non sa dove si trova! l’esemplare più pericoloso è l’intellettuale cinico. Essere se stessi, col vuoto nella mente, senza tiranni interiori che condizionano l’esistenza è la scelta più difficile perché non comoda, spesso faticosa, non compresa, che ci fa sentire accusati di non essere come gli altri o come gli altri ci vogliono e , soprattutto, perché è un percorso interiore che dura tutta la vita! Sia l’assolutismo che il relativismo colludono nel toglierci la responsabilità di conoscerci davvero, il coraggio di essere se stessi e di vivere nel presente!

domenica 29 luglio 2012

Maschere e Individuazione


Se siamo abbastanza abili a giocare con le maschere senza identificarci con esse e senza soffocare il nostro vero sè ed il nostro vero progetto di vita, possiamo anche farcela: ma si sa che anche i bravi attori prima o poi si affezionano alla parte che recitano e spesso diventa difficile separarsene! Gli attacchi di panico colpiscono soprattutto chi si sforza di essere quello che non é: le maschere aprono la porta e predispongono agli attacchi di panico. Accade quando siamo così "assuefatti" alla maschera sociale che indossiamo quotidianamente da non vedere più chi siamo dentro e perdiamo di vista che in noi c'è anche dell'altro. La nostra essenza profonda vuole essere se stessa ed è disposta anche a farci seriamente ammalare se perdiamo il nostro profondo processo di "individuazione", il nostro vero progetto di vita! Il sè è totalmente inconscio; ha altre vie di conoscenza e non ammette controlli e rigidità, si può solo confluire e lasciarsi fluire. 

mercoledì 27 giugno 2012

Il mondo archetipico del femminile


Cè una dimensione dell'Essere in cui la vita assume una qualità ed una connotazione di sublime bellezza, dove l' attenzione viene data al fluire della vita ed al suo nutrimento, alla leggerezza, alla giocosità, all'accoglimento, al fascino ed al mistero, alla magia della luna nella notte stellata, alla creatività, ai colori della natura ed al buio più profondo della notte. E' il mondo senzatempo del femminile che attraversa il pianeta, dalla terra umida e fertile agli oceani, alle maree, alla luna solcando le vie dell'anima.

Facciamo chiarezza su corpo e Terapie

Siamo in tempi di grande confusione! occorre fare un pò di chiarezza in questo campo invaso da falsi maestri, da interventi sul corpo fatti da incompetenti senza alcun titolo, da improvvisati "toccatori di corpi" con la mania dell'oriente e da scimmiottatori di Guru orientali e terapie "fai da te". La psicoterapia corporea-Vegetoterapia di Reich-( sarebbe più esatto dire: neurovegetoterapia) non è una ginnastica, non è una metodica di rilassamento: la respirazione profonda è il risultato di uno sblocco della personalità, di una crescita e può attraversare anche fasi di sofferenza lungo un percorso di conoscenza, di scoperta gioiosa di sè e di percezione unitaria dell'organismo! Insiste prevalentemente sul Sistema Neurovegetativo il quale attiva le cosiddette somatizzazioni come espressione di disagio interiore; la vegetoterapia attraversa a ritroso lo sviluppo psicoaffettivo e la storia dell'individuo. Parte da una diagnosi clinica! Lavora sulle resistenze storiche della persona al cambiamento, sulle emozioni bloccate: le emozioni bloccate irrigidiscono il sistema neurovegetativo, il sistema immunitario, muscolare, neuro endocrino, circolatorio, gastro-enterico e viscerale cristallizzando le persone nelle abitudini che limitano l'espansione e la gioia di vivere, con il solito corteo di sintomi , dolorose somatizzazioni o vere e proprie malattie psicosomatiche. Elabora ed analizza l'attività onirica nel senso che Freud dava ai sogni: essi sono "la via regia all'inconscio"! La vegetoterapia parte da un importante assunto di base: Il principio d'identità funzionale tra mente e corpo! Ciò che noi viviamo qualitativamente come vissuto psicologico è identico al vissuto quantitativo-energetico corporeo: la tensione emotiva corrisponde esattamente ad una tensione neuromuscolare ed ad un blocco energetico: sono identici, o meglio, “funzionalmente identici”!
Pertanto, la psicoterapia corporea intesa come Vegetoterapia di Reich non c’entra nulla con palestre ,centri
di benessere o altre cose molto in voga oggi! Lavora sul carattere della persona che ne è l'espressione muscolare e respiratoria ( psicosomatica) proponendo un percorso personale di evoluzione! La psicoterapia corporea ha come obiettivo il cambiamento non il rilassamento! Non si fanno esercizi respiratori ma "acting" cioè lavoro, movimento, sulle emozioni per liberarle dalle incrostazioni della storia biologica e biografica della persona!

L'Anima e il Tempo

Le parole che riferiamo al "tempo" spesso sono solo sensazioni che come umani interpretiamo con il linguaggio del tempo non avendo ancora disponibile un nuovo linguaggio. La vita è nel "senza tempo"! ecco perchè un attimo può sembrare un'eternità e l'eternità può esprimersi in un attimo! "eternità" è diverso da "senza tempo"! eternità presuppone un tempo! la fisica nucleare, la meccanica quantistica stanno cercando linguaggi nuovi ai paradossi della natura! L'anima vive nel senza tempo. Il tempo sta alla base della depressione e dell'ansia! E' un prodotto socioculturale! La confusione del mondo occidentale e della sua cultura della separazione ha come fondamento la paura del "vuoto", perchè abituata"all'avere" ha perso ormai "l'essere"- Senza tempo è il vuoto inteso come energia dinamica vitale capace di continue trasformazioni che sono alla base della vita stessa! Non è il vuoto di noi "occidentali" che esprime la nostra incapacità a vivere nel presente! perchè l'unica vita che viviamo davvero è solo nel presente! Se non abbiamo la dimensione del vuoto -che è sempre creativo- viviamo di fardelli del passato (depressione) o della agitazione di un futuro (ansia) che è supposto dalla mente ma che non c'è quì,ora- nell' "Hic et nunc"

lunedì 18 giugno 2012

Arte e Psicologia della Contemplazione

Il Dr. Tartaglia ha recentemente sottolineato la necessità per la critica d'arte di schierarsi di più dalla parte del fruitore dell'opera per diventare più comprensibili e recepire ai livelli più profondi il senso e l'emozionalità dell'opera stessa. Occorre, pertanto, dare la possibilità al fruitore di assumere una "posizione" ed un "come" che potremmo definire tipico di una "psicologia della contemplazione"! Senza lasciarsi irretire dall'aspetto critico, porre occhi ed attenzione a ciò che l'opera smuove nell'interiorità, nelle evocazioni, nelle sensazioni! Viviamo nella cultura del visivo in eccesso, anche quando ascoltiamo musica i media propinano continuamente immagini che spesso non hanno attinenza con il brano musicale impedendo, quindi, alle immagini interiori di farsi strada di farsi riconoscere e creare la nostra visualizzazione musicale. Le espressioni simboliche nell'arte figurativa ci riportano alle dimensioni profonde dell'inconscio collettivo con i suoi archetipi: passaggi attraverso le acque, fasi e movimenti lunari che riguardano l'archetipo della Grande Madre di Erich Neumann, la rappresentazione degli elementi fondanti della vita nei suoi significati simbolici ed alchemici: acqua, aria, fuoco e terra- rappresentano la configurazione di un processo interiore di elevazione spirituale e segnano il passaggio verso la consapevolezza, verso l'armonia tra il sè ed il mondo, tra individuo ed universo, tra microcosmo e macrocosmo, tra natura e cultura. Citando Neumann il Dr. Tartaglia conclude: la creatività è una delle strade privilegiate per l'uomo laddove questo, attraverso la propria espressione creativa, può recuperare il proprio femminile interiore, la propria "Anima".

domenica 3 giugno 2012

Vernissage Rubrum - Napoli 31.05.12. Recensione Pino Tartaglia


L'arte attraverso la trasfigurazione della realtà ha il potere della comunicazione profonda!
L'importanza del valore cromatico e della scomposizione del colore rappresentano nell'arte l'espressione massima della comunicazione sensoriale.
Il rosso spezza e feconda la linea di confine ed apre i colori dell’infinito lanciando l’anima mundi in una dimensione profondamente energetica e spirituale, dove si aprono le porte della trasformazione e dell’incontro con l’essenza che è dentro di noi , con una energia trasmutativa che al di là della spazio e del tempo ordina l’armonia dell’universo. Jung sosteneva che i sentimenti si esprimono attraverso i colori e che la totalità dei colori esprime la totalità psichica. Il rosso è l'essenza della vita, è l'energia vitale cosmica, è principio dell'eros e dell'archetipo del sè e dello spirito che guida il cambiamento e la trasformazione personale! Dal punto di vista temporale rappresenta il "quì ed ora", il tempo presente , la decisione , l'azione.

lunedì 21 maggio 2012

Anima, Corpo e Carattere: la via della salute.

Molti credono ancora che conoscendo le cause dei propri mali si possa guarire o migliorare. Purtroppo una certa cultura anche psicologica ci ha abituati a cercare sempre le cause. Il primo a restarne vittima fu lo stesso Freud, il quale si rese conto che interpretando i contenuti dei suoi pazienti, questi, pur sapendo tanto di se stessi, non riuscivano però a risolvere il problema. Davanti al disagio,alla sofferenza è importante smettere di chiedersi i "perchè", di parlarci dentro, di parlarne a tutti i costi con qualcuno o di cercare cause nel passato! Il disagio non è una malattia ( spesso è trattato a colpi di farmaci) ma la spia luminosa dell'anima che ci avverte che ci stiamo discostando dal nostro processo d'individuazione, dal progetto profondo alchemico che l'anima ci ha riservato e che fiorisce continuamente nei processi vitali , come in natura! Quando ci ammaliamo chiediamoci invece se stiamo vivendo la nostra vita o quella di una maschera che non ci appartiene! Il punto è che ogni volta che ci chiediamo perchè, che interpretiamo ,che spieghiamo, che parliamo sulle cose facciamo intervenire il cervello e spostiamo così su un piano cerebrale tutto il problema con il disagio connesso. Il problema di come sciogliere il disagio in terapia lo hanno risolto C.G. Jung e W. Reich. Wilhelm Reich, in particolare, scoprì che in psicoterapia bisognava agire sul “contenente” non sui contenuti, Il contenente è il Carattere della persona. Il Carattere della persona è inconscio! Quando una persona dice “sono fatto così” parla della sua percezione cerebrale del carattere! Il carattere è la storia delle persone ,la loro biografia, la loro biologia, l'ambiente in cui sono vissute. Il Carattere è quindi iscritto nel corpo, nella muscolarità (muscolatura liscia e striata) , nel respiro, nel sistema neurovegetativo e si esprime e si rivela costantemente nel "quì ed ora".

giovedì 23 febbraio 2012

Gruppo d'incontro di Aversa. Esperienze di percezione psicorporea della propria struttura caratteriale

Essere centrati, riallineamento dell’asse Io-Sé tramite l’ascolto del corpo, della propria struttura caratteriale e della propria posizione nel mondo attraverso esperienze di percezione respiratoria in cinque punti del corpo: respirazione oculare- respirazione nucale e scapolare- respirazione toracica- respirazione diaframmatica-respirazione pelvica- è stato il tema dell’incontro del 24-02-2012, tenutosi ad Aversa in Viale Europa- Esperienze di Grounding- percezione dell’asse: occhi ,collo, torace ,diaframma, pelvi, gambe, piedi, come espressione dell’unità psicosomatica! Non possiamo incontrare nelle relazioni se il corpo non c’è: se gli occhi respirano e diventano capaci di incontrare, la pupilla si rimpicciolisce e focalizza la presenza e l’esistenza dell’altro! Se il collo – il tratto cervicale- non è flessibile, non respira, costringe la persona a non poter posizionare lo sguardo in modo tale da poter incontrare "se stesso" e "l’altro": arroganza, narcisismo, protervia, vergogna, paura ed evitamento diventano un gioco di occhi –collo che bloccano torace e muscolo diaframmatico facendo gravitare il peso del corpo sulla colonna vertebrale anziché sulle gambe ed i piedi (percezione di ground)- da quì parte il disturbo psicosomatico, il disagio, l’incapacità ad essere se stessi e di "essere con" l'altro, la perdita dell'autenticità, del tono vitale e l'abbassamento delle difese immunitarie! Un blocco psicosomatico del tratto cervicale porta l’irrigidimento delle braccia e delle mani che diventano rigide o asfittiche: braccia e mani irrigidite non consentono un abbraccio autentico ed un calore umano che riscalda il cuore e gli occhi!

lunedì 13 febbraio 2012

Musica ed Anima

La musica è linguaggio dell'anima , i grandi jazzisti vivevano di musica non con la musica! Tutti gli accidenti derivanti dall'organizzazione malata del businness musicale non la riguardano. Agli artisti che arrivano al successo, purtroppo, succedono cose strane al vertice della popolarità e del riconoscimento! Arriva la crisi e d’improvviso perdono la sana dimensione della solitudine creativa e si trovano nella più nera solitudine depressiva. LA droga arriva nel momento in cui si cerca di tappare forsennatamente una disperazione che allaga le pareti dell'interiorità! Il problema della sussistenza che affligge molti bravi musicisti che lavorano quotidianamente nei locali notturni, non mortifichi il linguaggio dell'anima. L'anima non si gratifica nè col successo nè col denaro nè con la fame, essa ha altre leggi,le leggi della vita: libertà, respiro ampio, infinito, dolore, gioia, sorpresa, emozionalità pura, sentimento, amore; è sempre gratis per mantenersi fresca (questo i musicisti lo sanno) è espressione, improvvisazione; l' anima del musicista non sopporta un repertorio non gratificante o imposto per esigenze di copione. Quando l'artista si lascia inflazionare dal successo perde la magia della vita, il contatto con se stesso, va inevitabilmente in depressione: E.Presley, W. Houston, Amy Winehouse e tanti altri sono andati in depressione perchè neanche un successo planetario può coprire un vuoto interiore che si amplifica a dismisura nella solitudine: solo riscoprendo l'umiltà della musica si può guarire dai mali dell'anima.LA DEPRESSIONE è UN MALE DELL'ANIMA non va vista come una malattia da guarire con il solito mix di farmaci letali che la cultura americana, quella del Prozac e del Ritalin dati anche ai bambini, propina costantemente nella cultura di massa proponendo una visione ideologica ed efficientistica della medicina e della cura, separando in perfetto stile borderline l'uomo dalla sua essenza, facendolo diventare un oggetto da businness ; tra le tante illustri vittime: M. Jackson, Elvis Presley e molti altri. L'anima ha anche bisogno talvolta del degrado per rivitalizzarsi! Spesso i grandi artisti precipitano nell'alcool dominati da un demone interiore perchè perdono l'asse tra l'io ed il sè. Gli artisti sono ispirati e dominati da una energia incontenibile e spesso si confrontano con forze potentissime, profonde ed inconsce. Ogni volta che un musicista diventa preda di questa forza incommensurabile che si esprime attraverso il suo corpo, al di là del suo governo delle cose, si immerge in un mondo magmatico di archetipi, ancestrale dal quale spesso diventa faticoso riemergere. Bisognerebbe aver più rispetto ed umanità per il mondo dell'arte in tutte le sue manifestazioni perchè gli artisti, quelli veri, pagano continuamente un grosso tributo all'evoluzione dell'umanità.

sabato 4 febbraio 2012

La gratitudine questa (mi)sconosciuta

Gratitudine è capacità di riconoscere d’aver ricevuto benessere dall’altro , è riconoscere l’esistenza dell’altro che ci ha “dato”, è saper dire grazie con sentimento, è uno stato di grazia- d'amore- insomma! E’ la vera condizione per poter davvero “dare agli altri”: chi non sa ricevere e non conosce l’emozione della gratitudine non sarà mai in grado di dare qualcosa a qualcuno: al massimo potrà, a volte anche costosamente, comprarsi l’altro o “entrare nelle grazie “ di un altro pronto a vendere appunto “le grazie”. Spesso ci si sofferma su quel che non abbiamo ancora ricevuto rispetto a ciò che abbiamo già avuto, e spesso, ancora, se la persona che ci ha dato, magari anche tanto, non ci da anche il resto lo si può tranquillamente calunniare o disprezzare disconoscendo tutto il buono ricevuto. Il giudizio è sempre qualcosa di ineccepibile in astratto: la volpe giudicò acerba l’uva che non era riuscito a prendere perché situata in alto sull’albero! Nel romanzo di V. Hugo,Jaen Valjean è aiutato dal gesto del vescovo Myriel, che lo scagiona davanti alla polizia dall'accusa di furto di due candelabri affermando che era stato un suo regalo; ciò induce in Jean un sentimento di grazia e d' amore che lo induce a cambiare vita, ad affermarsi e ad aiutare i "miserabili". La gratitudine verso il vescovo per quel gesto, quel dono ha sortito in Jean una potentissima energia che ha cambiato la sua vita e quella di tante persone. Quante volte una propria incapacità viene mascherata dal giudizio severo ed impeccabile che viene emesso come una sentenza inappellabile?

lunedì 2 gennaio 2012

Feste natalizie ed aspettative

Le feste natalizie portano in se, anche su un piano simbolico, un carico enorme di significati effettivi-emotivi. Si dice Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi! Arrivano come spazio temporale in chiusura d'anno dove inconsciamente siamo portati a fare bilanci e previsioni; la cultura ed i media ci hanno abituati ad ingigantire le aspettative! La TV alimenta con i suoi programmi un invito continuo a distrarsi da se stessi in un clima di ostentata euforia! La speranza nel nuovo, nel cambiamento che molti cercano ma non costruiscono attivamente perchè bloccati da paure e sensi di colpa! Il nuovo arriva attraverso le crisi ( comprese quelle familiari e di coppia ) che nessuno vuole attraversare per paura di cambiare cercando disperatamente di mettersi al sicuro nello status quo ! Non a caso è il periodo in cui spesso scoppiano i disturbi: da crisi depressive a disturbi d'ansia etc.. Impariamo, allora, ad accettare che le feste ce le possiamo godere solo se riusciamo ancora a giocare ,proprio come fanno i bambini... e che passeranno... che ci si può divertire senza pensare a improbabili miracoli! Che è bello giocare, non vincere a tutti i costi, perchè ci si diverte insieme! Che la solitudine ce la siamo costruiti, abilmente, molto prima delle feste. Che anche la tristezza può farci essere migliori e creativi. Che è bello poter sognare come fanno i bambini e dimenticare poi subito dopo i sogni già fatti per situazioni più eccitanti!Che i regali si possono fare per sorprendersi e sorprendere!Che è più bello eccitarsi nello scartocciare un regalo che assicurarsi del suo valore! Si può vivere nel reale e sognare contemporaneamente non come quelli che in nome del "realismo" non vanno mai in vacanza da se stessi!

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...