domenica 3 luglio 2011

Fermiamo la giostra impazzita!

La nostra cultura ci ha abituato a voler capire tutto , spiegare tutto e ragionare su tutto: a mettere sullo sfondo le emozioni e confondendo l’aggressività con la violenza. Viviamo in un’epoca in cui si cerca la “visibilità” a tutti i costi; la nostra cultura è tutta fondata sull’immagine e l’apparenza. Vi è cultura dell’estremo, dell’eclatante, dell’esibizione, della bellezza maniacale, della perfezione, dell’efficienza, della velocità, della fretta , mascherata spesso da pensiero positivo. Gli americani hanno tradotto in pillole anche la psicologia : c’è una ricetta miracolosa per ogni malessere psichico e spirituale. Ti dicono “pensa positivo”! dando l’illusione che si possa controllare tutto alimentando l’ipertrofia della ragione e della mente. Nella società del benessere tutto sembra direzionare verso il piacere, i progetti e gli obiettivi: basta sfogliare qualche rivista, tra le tante, dalle colorate ed ammiccanti copertine per accorgersene. Dalle vacanze, all’abbigliamento, al fitness,alla salute, ai prodotti cosmetici sempre più miracolosi,alla cucina: basta accendere la tv e vedi esperti di cucina darsi da fare sul piacere del cibo. Si dibatte su tutto e di tutto: esperti tuttologi si esibiscono a somministrare pareri ed opinioni su tutto, dal giardinaggio, alla crisi della coppia, alla sessualità. Il tutto come intervallo agli spot pubblicitari che impregnano giornali, cinema, riviste , trasmissioni televisive e cartelloni pubblicitari. Dunque, questa società del benessere non produce ben essere! Stranamente invece aumentano il disagio, l’insoddisfazione, i disturbi psicosomatici. Abbiamo smarrito il senso stesso del piacere! Non sappiamo più dove cercare la libertà, non conosciamo più la relazione tra appagamento e desiderio; affannati dalla ricerca del piacere stiamo smarrendo l’emozione della “gioia di vivere”. Nel sesso è sempre più rara l’emozione sessuale: anche qui vige la legge della efficienza e della prestazione (spesso a pagamento) e barbari concetti come “utilizzatore finale”, escort e l’ideologia del bunga bunga. Stiamo, forse, confondendo il piacere con il desiderio e con la gioia di vivere? Il piacere può creare dipendenza! Spesso il nemico si annida nel piacere.Viviamo un'epoca dominata dall’ansia, in tutte le sue forme e manifestazioni fino al temutissimo "attacco di panico" ed alla depressione. Dominati dalla fretta, tutto più veloce! dalla TAV alla linea internet. Ci dicono che non si può fermare il progresso e quindi tutto ciò, compreso l’uso del nucleare, è ineluttabile. La medicina, intanto è al capolinea, ha assunto al di là spesso di una efficacia immediata, un ruolo normalizzante, mantiene le persone lì dove sono, nella sofferenza, senza via d’uscita ed in più con il carico pesante dei suoi effetti collaterali. Cosa abbiamo smarrito in tutto ciò? Andiamo ineluttabilmente verso il baratro in nome del progresso, andiamo verso lo sfruttamento e l’inquinamento della terra, dell’arricchimento di pochi sui molti, del fanatismo religioso e politico, della prepotenza e dell’arroganza e nessuno pensa che sia arrivata l’ora di fermarsi. Sì fermarsi! Perché il vero progresso sta nel poter fermare veramente una volta per tutte questa “Giostra” impazzita.

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